In un contesto storico, artistico di pregio, si vuole rilanciare l'amore per le ricchezze e le tradizioni del territorio, l'arte, la conoscenza, la cultura, quale punto di incontro e di sviluppo delle radici nazionali. Il luogo è particolarmente adatto, Villa Cavalletti è infatti una delle poche Ville Storiche nel territorio dei Castelli Romani rimaste intatte fino ai giorni nostri con il suo meraviglioso Parco storico. La villa attuale, inserita su un fianco della collina, offre la facciata principale alla vallata. Il sito è ricchissimo di storia. Scavi occasionali nella zona furono compiuti già nel Cinquecento e quelli eseguiti dal 1902 hanno rivelato una necropoli preistorica da cui provengono varie urne cinerarie a forma di campana, conservate oggi al Museo Pigorini di Roma. Nel XVI secolo, grazie ad un clima socialmente sereno ed economicamente florido, al risveglio culturale e al rinnovato interesse per i classici, questi siti già frequentati in epoca romana vengono riscoperti. Lo stimolo all’edificazione è favorita dalle condizioni del clima, asciutto e ventilato d’estate, dalla fertilità del terreno e da una relativa facilità di acquisire risorse idriche, che oltre a consentire colture produttive e la messa a dimora di piantumazioni, permettono di arricchire i parchi con i giochi d’acqua. A tali prerogative si aggiungono lo splendido affaccio su Roma e sulla Campagna Romana, e l’agevole reperibilità in zona di materiali da costruzione di pregevole qualità. Da circa l'inizio del settecento, le ricche famiglie Inglesi, Tedesche e Francesi, cominciano a mandare i loro rampolli in un viaggio istruttivo in Italia; una delle mete fondamentali del tour era Roma con i Colli Albani (Castelli Romani), di cui i viaggiatori d'élite ne celebravano i luoghi.
