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Borgata Paraloup - Impresa Sociale

Performing Arts

Overview

Paraloup è un villaggio di una dozzina di baite posto a 1.360 m di quota nel vallone laterale di Rittana, in Valle Stura, provincia di Cuneo. Il toponimo occitano, che significa “al riparo dai lupi”, la dice lunga sulla vocazione storica del luogo, che tra il settembre 1943 e la primavera del 1944 ospitò il primo quartier generale delle bande partigiane di Giustizia e Libertà del cuneese, capitanato fra gli altri da Duccio Galimberti, Dante Livio Bianco, Giorgio Bocca e, in seguito, dallo stesso Nuto Revelli. Fu una fucina di libertà, un luogo in cui circa 200 giovani, dell’età media di 20 anni, di ogni estrazione sociale si radunarono da tutto il Paese per ricevere formazione politica e militare in vista della lotta per la liberazione dal nazifascismo e la ricostruzione di un’Italia democratica. La Borgata Paraloup è stata recuperata dalla Fondazione Nuto Revelli Olus (proprietaria delle baite) per dare forma ai valori di Nuto Revelli e per creare un polo di cultura, di turismo 2.0 e di formazione per il ritorno alla vita in montagna nel cuore delle Alpi. Questo recupero ha posto la Fondazione al centro di reti nazionali come Paesaggi della Memoria e ha “filiato” la Rete del ritorno ai luoghi abbandonati. Ad oggi, la borgata si compone di 7 baite: - uno spazio accoglienza, con possibilità di allestimenti espositivi temporanei (baita “Perona”); - la baita “Museo dei racconti”, con un allestimento permanente (inaugurazione 6 settembre 2020) e con annessi 1 spazio per esposizioni temporanee (1 sala) e un laboratorio sulla memoria femminile (1 sala); - uno spazio polifunzionale con una sala conferenze da 60 posti, impianto di video proiezione e cineteca sulla Resistenza (baita “Barberis”); - 2 baite ristorante, con terrazzo in affaccio sulle Alpi Marittime; - 2 baite foresteria, autonome, riscaldate, dotate di servizi, con un totale di 15 posti letto.